MARC CHAGALL
Chagall nasce a Vitebsk nel
luglio del 1887 da genitori ebrei. La famiglia, di umili origini, abita nei
pressi di una chiesa del Seicento interamente costruita in legno ed il piccolo
Mare è immediatamente affascinato dalla vita del cortile della sua casa,
animata da polli, cani e gatti. Questo sarà infatti il mondo che popolerà per
sempre la sua pittura fantastica. Prima di partire per Pietroburgo, nel
1907, frequenta una scuola di pittura nella città natia ma, per mantenersi e
seguire gli insegnamenti di Elisabetta Svanseva che, reduce da Parigi,
dirigeva una scuola impostata su basi libere ed avanzate, e costretto a
dipingere insegne, dia i primi quadri sono contraddistinti da una simbologia
assai particolare, pervasi da un'atmosfera greve, dai toni spesso
grotteschi. È nel 1909 che il pittore incontra Bela, sua compagna ed
ispiratrice per gran parte della vita. L'anno seguente, dopo ansiosa attesa,
Chagall abbandona tutto per andare a Parigi ove viene a contatto con i
fauves. La su;i pittura si carica immediatamente di un cromatismo libero e
sensuale, puro e vitale. Appartengono a questo periodo infatti le prime
visioni di Parigi e della Torre Eiffel. Nei quadri successivi una componente
geometrica interviene a scandire le composizioni, frutto dell'incontro col
cubismo di Picasso e di Braque, ma i motivi ricorrenti della sua pittura
fiabesca rimangono comunque gli acrobati, gli animali-simbolo, il volo. Nel
'14 parte per Berlino, dove rimane fino al '23. La città tedesca è la reale
pista di lancio per il suo lavoro: qui, non solo viene compreso, ma inizia
anche ad avere un mercato. L'assidua frequentazione dei musei fa si che
l'arte di Chagall si arricchisca ben presto di rinnovata fantasia e di un
senso del colore sempre più maturo e ponderato, riflesso dei sentimenti.
[.'artista fa ritorno in Russia mentre il paese è tormentato dalla guerra, ma
l'accoglienza poco felice che gli viene riservata. favorisce il suo rientro
a Berlino e poi di nuovo a Parigi, ove, ormai celebre, viene ricevuto
trionfalmente. Nella capitale francese inizia a scrivere "La mia
vita" e conosce Ambroise Vollard, l'illuminato editore. che gli
propone d'illustrate dapprima "Le anime morte" di Gogol, poi
"Le favole" di La Fontaine ed infine la "Bibbia". Con la
morte di Bela la sua pittura subisce una brusca interruzione e, a causa del
conflitto e delle discriminazioni razziali, è costretto a riparare
oltreoceano. Nel '48 però, Chagall ritorna definitivamente in Francia.
L'ultimo periodo della sua lunga vita è dedicato al teatro, al mosaico ed
alle vetrate. Esegue infatti quelle per la Cattedrale gotica di Metz e per la
sinagoga di Hadassah, mentre realizza scene e costumi per "II flauto
magico" e "Daini e Cioè". Anche in queste opere si riflette
quello straordinario mondo di personaggi fantastici e di colori incredibili,
tesi a vivificare la sua pittura sognante. Marc Chagall muore a Saint Paul
de Vence nel 1985. |
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